Il primo nucleo del fondo Salvago Raggi è stato depositato dalla marchesa Camilla Salvago Raggi nel 1968, cui si sono aggiunti ulteriori versamenti negli anni 2014 e 2015 per un totale di 767 unità archivistiche. Nell’insieme i documenti coprono un arco cronologico di sei secoli, dal 1300 fino alla metà del Novecento (con copie di documenti a partire dai primi del Duecento); consistono in pergamene e registri membranacei, scritture contabili, corrispondenza, atti di causa e documenti sciolti di varia natura.
La documentazione è stata dichiarata di notevole interesse storico con provvedimento n. 43/1968 della Sovrintendenza Archivistica per la Liguria.
Il materiale rispecchia le attività di una famiglia composta da tre nuclei separati: gli Spinola, i Raggi e i Salvago. L’origine della famiglia Salvago Raggi va rintracciata tra gli Spinola di Luccoli, del ramo dei feudatari di Rocchetta e Roccaforte, signori di Busalla, Borgo Fornari e Ronco Scrivia; Giovanna, l’ultima Spinola, senza discendenti diretti, lascia eredi i cugini Gio. Antonio e Giacomo Filippo Raggi, nel 1817. Questi Raggi appartengono alla discendenza di Tommaso Fieschi Raggi, tesoriere generale in Spagna per Filippo II, e dei cardinali Ottaviano e Lorenzo, commendatario dell'abbazia di Santa Maria di Tiglieto. Violantina Raggi, unica figlia di Anton Giulio di Gio. Antonio, sposa (nel 1864) Paris Maria Salvago, erede dei duecenteschi Strigliaporco: il loro figlio Giuseppe ottiene l'autorizzazione a chiamarsi Salvago Raggi, perpetuando entrambi i cognomi.
Strumenti di consultazione
Inventario analitico del fondo
Versamenti successivi